Baby Victor

Un giallo irrisolto: il triste destino di Baby Victor

Fairfield, Connecticut, 1986 – Un tranquillo mattino di marzo si trasforma in una scena di orrore quando il corpo di un neonato, in seguito soprannominato Baby Victor dalla polizia, viene scoperto in un’area picnic vicino alle cascate del lago Mohegan. Un caso che rimarrà irrisolto.

La storia del ritrovamento di Baby Victor

Viviamo in un vero mondo pieno di orrore. Un mondo in cui bambini innocenti vengono predati, rapiti, violentati e uccisi. Questi crimini diventano ancora più spaventosi quando rimangono irrisolti, come è avvenuto nel caso di Baby Victor.

La polizia passa decenni a cercare di chiudere i casi, ma il più delle volte non riesce a capire chi è il responsabile.

Il 14 marzo 1986 era una mattina fredda e nebbiosa; un impiegato dei lavori pubblici, mentre svuotava i bidoni della spazzatura nell’area pic-nic vicino alle cascate del lago Mohegan, a Fairfield nel Connecticut, scoprì il corpo di un neonato sul terreno cosparso di foglie.

Quando la polizia arrivò sul luogo trovò il bambino avvolto in un pigiama da donna, bianco con delle bacche rosse, macchiato di sangue, adagiato su una tela e ricoperto di plastica. Era circondato da monete, frutta e avanzi di cibo.

Chi aveva lasciato quel corpicino in quel luogo non aveva fatto alcun tentativo di nasconderlo, ma aveva “raccontato” diverse cose agli inquirenti.

L’assassino, che l’aveva lasciato all’aperto dove sapeva che qualcuno l’avrebbe scoperto, voleva inviare forse un messaggio a qualcuno?

Al pilota Morgan Kaolian, allora reporter del traffico per la stazione radio wicc di Bridgeport, fu chiesto di sorvolare la zona per aiutare a cercare ulteriori prove, ma la ricerca fu infruttuosa.

Anche i cani della polizia di Fairfield, impiegati per due giorni a setacciare la zona del lago, non trovarono alcun indizio che potesse portare all’assassino.

L’ipotesi del rituale Palo Mayombe e la morte di Baby Victor

I primi resoconti dei detective ipotizzavano che gli indizi trovati sul luogo del crimine potevano appartenere a un rituale abitualmente utilizzato dagli adepti della religione Palo Mayombe, un oscuro ramo della Santeria, un mix di fedi afrocaraibiche e cattoliche.

Mentre gli esperti di queste religioni sostenevano che quanto trovato sul luogo dove era stato rinvenuto il corpo del bambino poteva essere solo una messa in scena.

Ma anche se non era stato praticato un rituale Palo Mayombe, chiunque aveva composto quella scena del crimine, aveva un certo grado di conoscenza della pratica religiosa della Santeria.

Il rapporto dell’autopsia rivelò che Baby Victor (nome dato al neonato dalla Polizia) era morto per soffocamento e chi l’aveva ucciso gli aveva inflitto terribili ferite, tra cui la mutilazione facciale e la rottura della mandibola.

L’esame autoptico inoltre confermò che Baby Victor era nato circa 24 ore prima che venisse trovato senza vita e che era vivo al momento della nascita.

La polizia venne inoltre a conoscenza che, 18 ore prima del ritrovamento del corpicino, sulla riva del lago, qualcuno aveva partorito un bambino nel bagno di un edificio che allora ospitava un centro di elaborazione dati di una banca.

Qualcuno che lavorava in quel centro aveva letto del ritrovamento del bambino due giorni dopo l’accaduto e aveva immediatamente informato gli investigatori ma, sfortunatamente gli addetti alle pulizie avevano ripulito gli ambienti riservati alle donne e non fu possibile fare alcun tipo di rilievo.

Ma chi aveva ucciso Baby Victor? E come mai nessuno lo aveva reclamato? Chi era la madre di Baby Victor?

La polizia aveva supposto che il pigiama in cui il bambino era stato avvolto fosse proprio della madre e che la ragazza fosse probabilmente un’adolescente di 15 anni che viveva nel West End di Bridgeport e che rimase sconosciuta.

Poco dopo il ritrovamento di Baby Victor, la polizia intuì che il padre del piccolo faceva parte di una gang di Bridgeport. Diversi membri della banda furono esclusi attraverso esami del sangue.

Nel 2012, 26 anni dopo il ritrovamento del corpo di Baby Victor, la polizia dichiarò di avere nuove prove, tra cui quelle del DNA del piccolo e quelle rilevate sul pigiama.

Analisi effettuate dal laboratorio forense usarono una tecnologia che non era disponibile nel 1986.

Tuttavia, il caso non è ancora stato risolto e di conseguenza non è mai stata scoperta la vera identità di Baby Victor, sebbene sia stata offerta una ricompensa di 25.000 dollari per qualsiasi informazione che porti finalmente all’arresto dell’assassino di Baby Victor.

La speranza degli inquirenti che ancorano lavorano a questo cold case è quella che un giorno si possa mettere dietro le sbarre l’assassino

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