Cannibali di Krasnodar

Il terrificante taso dei “Cannibali di Krasnodar”: una storia di omicidi e cannibalismo in Russia

Krasnodar, Russia – Nel cuore della Russia, la cittadina di Krasnodar si trova al centro di uno dei casi più macabri e sconcertanti della storia criminale recente. Dmitry Baksiteev e Natalia Baksiteeva, noti come i “cannibali di Krasnodar”, sono stati accusati di una serie di omicidi e atti di cannibalismo, tra cui l’uccisione di una donna del posto e presumibilmente di almeno altre 30 persone.

La storia

Dimitry Baksiteev e Natalia Baksiteeva, noti anche come i cannibali di Krasnodar, sono una coppia di assassini accusati di aver ucciso una donna del luogo, ma secondo alcune indiscrezioni sarebbero responsabili di almeno 30 omicidi e di atti di cannibalismo.

Dmitry nato in Siberia il 28 gennaio 1982 era un orfano siberiano. Dato in adozione, fu cacciato di casa della famiglia affidataria quando ancora era minorenne, a 18 anni si innamorò di Natalia sette anni più grande di lui.

Nata nel 1945, ha lavorato come infermiera nel dipartimento d’igiene della Krasnodar Higher Military Aviation School di Ak Serov, dal quale fu licenziata a causa della sua dedizione all’alcol.

I Baksheev si sposarono subito, dal 2012 vivevano in un dormitorio scolastico nella stanza ereditata da Natalia dal suo precedente matrimonio.

La coppia di futuri assassini e cannibali condusse uno stile di vita antisociale, fino a quando scoprirono di avere le medesime pulsioni: uccidere e cibarsi di carne umana.

Tutta colpa di un cellulare

A tradire la diabolica coppia fu solo il caso: nell’ottobre 2017 Dmitry perse il proprio cellulare che venne trovato da alcuni lavoratori edili che lo consegnarono immediatamente al commissariato di polizia di Krasnodar. Qui venne controllato il contenuto nella speranza di poter individuare il proprietario. Quello che i poliziotti scoprirono fu agghiacciante: c’erano foto di un uomo accanto a resti umani.

Gli agenti, ancora increduli, convocarono Dmitry e gli chiesero spiegazioni circa una foto in particolare ritrovata sul suo cellulare, smarrito per strada. Nell’immagine c’era lui che sorrideva e alle spalle, ammucchiato in un secchio, quel che restava di una donna smembrata in più parti.

Quando i poliziotti annunciarono Dmitry Baksheev che sarebbero andati subito a perquisire la sua casa, l’uomo capì che gli anni della mattanza stavano volgendo al termine.

Le indagini sui Cannibali di Krasnodar

Durante l’indagine sulle attività dei Cannibali di Krasnodar, sono stati trovati in frigorifero, sette sacchi di carne ben conservata, tenuta de parte, la coppia affermò che sarebbe stata consumata entro qualche giorno.

Solo che in quei sacchetti era conservata carne umana: si scoprì così che Dmitry e Natalia erano due cannibali.

Cominciò così il viaggio all’inferno dei poliziotti russi, Dmitry e Natalia avrebbero ucciso impunemente per un lungo periodo di tempo, si ipotizzò addirittura per quasi vent’anni.

Il dettaglio si desunse dall’impressionante numero di cellulari ritrovati in casa e che potrebbero essere appartenuti alle vittime e da una foto datata 28 dicembre 1999.

L’immagine ritraeva un piatto: sopra c’era la testa di una donna con un limone al naso, le olive negli occhi e tutt’intorno un gran numero di mandarini. Fu identificata come una collega dell’Accademia di Natalia scomparsa nel nulla: Elena B.

Durante la perquisizione nella dispensa dei Cannibali di Krasnodar venne trovato un barattolo con pelle umana a fettine, scatolette di carne su cui gli inquirenti ebbero forti dubbi.

Anche perché, in alcuni dei famigerati cellulari, c’erano dei video tutorial su come cucinare e conservare la carne umana.

C’era chi sospettò che Natalia avesse nutrito gli studenti dell’Accademia con parti delle sue particolari conserve casalinghe.

Il processo contro i Cannibali di Krasnodar

Inizialmente il procedimento penale venne avviato solo con l’accusa di omicidio per Elena Vakhruscheva, successivamente dopo lo sviluppo del caso, vennero anche accusati di omicidio di gruppo.

Natalia e Dmitry Baksheev con le loro dichiarazioni lasciarono letteralmente sotto shock la cittadina di Krasnodar, confessando oltre 30 omicidi e che il loro primo crimine risaliva al 1999.

I “cannibali di Krasnodar”, aiutarono ad identificare le vittime. Dmitry ne identifico sette; Natalia, guardando le foto delle persone scomparse, arrivò a dodici.

Le sventurate persone, venivano reclutate sui siti d’incontri online, quella rete che già in American aveva dimostrato di essere estremamente pericolosa e assiduamente frequentata dai serial killer.

E quando una persona scompariva in territori tanto grandi, era difficile fare ricerche. Ed è possibile ancora oggi sfuggire facilmente, per anni, alle maglie delle giustizia. Fin dove i due serial killer si siano spinti non è dato da sapere.

L’ultimo omicidio commesso dalla coppia avvenne l’8 settembre 2017, mentre la coppia si stava ubriacando in compagnia di una collega di Natalia, Elena Vakhrusheva.

Durante quell’incontro scoppiò una violenta lite tra le due donne per motivi di gelosia. Natalia convinse il marito ad uccidere la donna, l’uomo condusse Elena in un edificio abbandonato vicino all’abitazione della coppia e la colpì con due coltellate al petto. Poi, insieme alla moglie, la smembrò tenendo alcuni resti nella loro casa, e altri vennero buttati nella zona circostante.

La condanna dei Cannibali di Krasnodar

Natalia Baksheeva è stata condannata nel febbraio 2019. Il tribunale l’ha dichiarata colpevole di istigazione all’omicidio. È stata condannata a 10 anni in una colonia penale e 1 anno e mezzo di prigione. Natalia ho presentato ricorso contro la decisione, ma la sentenza è rimasta invariata.

Il 28 giugno 2019, Dmitry Batsheev e stato condannato a 12 anni e 2 mesi da scontare in una prigione di massima sicurezza. Inoltre, gli era stata prescritta una supervisione e un trattamento obbligatorio da parte di uno psichiatra.

Il16 febbraio 2020, Dmitry Baksheev è morto per diabete non trattato mentre era in custodia.

@menticriminali Se vuoi ascoltare la puntata completa segui il link in bio! #serialkiller #truecrime #truecrimetok #truecrimetiktoker #truecrimetiktok #serialkillerpodcast #serialkillerfact #serialkillertok #crimetok #murdertok #killer #crimestory #fy #fyp #foryou #viral #assassiniseriali #menticriminali #cannibalidikrasnodar #russiancannibal #baksheev #dmitrybaksheev #nataliabaksheeva ♬ suono originale – Menti criminali.it

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