Londra, fine del XIX secolo – Una nebbia fitta avvolge le strade di Whitechapel, un quartiere nell’East End di Londra. È qui che nasce la leggenda di uno dei criminali più noti e inspiegabili della storia: Jack lo Squartatore. Questa figura misteriosa, il cui vero nome rimane sconosciuto, è diventata sinonimo di terrore e mistero, a seguito di una serie di brutali omicidi che hanno sconvolto l’Inghilterra vittoriana.
Descritto dai testimoni come un “uomo di bassa statura, con un cappotto scuro e con una valigia nera nella mano sinistra”, Jack lo Squartatore (Jack the Ripper) fu in grado di sconvolgere la vita della tranquilla e moderna Londra vittoriana.
Non si sa nulla di lui tranne che fosse un uomo talmente abile da sfuggire alla polizia e restare ancora oggi sconosciuto. Si ipotizzò fosse un medico impazzito, un pittore macabro o addirittura il nipote della regina e possibile erede al trono d’Inghilterra.
Jack lo Squartatore scelse come terreno di caccia il quartiere di Whitechapel, nell’East End, dove si spariva nel nulla senza clamore, soprattutto se si aveva la sfortuna di appartenere alla categoria degli “invisibili” come quella delle prostitute.
In questo quartiere tra il 26 dicembre 1887 e il febbraio 1891 vennero commessi ben 11 efferati omicidi: le vittime erano esclusivamente donne scelte tra le prostitute della zona.
Tra il 31 agosto e il 9 novembre 1888 cinque di questi delitti presentavano lo stesso modus operandi: sgozzamento, mutilazione e asportazione degli organi interni. Omicidi che vennero così attribuiti allo stesso assassino: Jack lo Squartatore.
Nessuno si sarebbe mai aspettato tanto scalpore considerando che le vittime erano solo delle prostitute e la gente “per bene” non si curava della loro sorte, ma i giornali dell’epoca iniziarono a condividere le notizie dei macabri omicidi arricchendo gli articoli su Jack lo Squartatore con accurate e crude descrizioni, come quella riferita a Mary Jane Kelly, la sua ultima vittima: “… l’addome era completamente squarciato, gli intestini erano stati strappati e posti sopra la spalla destra, l’utero sottratto, il cuore e i reni posti accanto ai seni, il fegato collocato sulla coscia destra, l’enorme quantità di sangue sparso, i pezzi di carne proiettati sulle pareti…” (The Times).
Le vittime di Jack lo Squartatore
La prima vittima accertata di Jack lo Squartatore fu Mary Ann Nichols detta “Polly”, 44 anni, prostituta. Il suo corpo venne ritrovato in Buck’s Row davanti a uno dei tanti mattatoi del quartiere, da uno scaricatore di porto. È il 31 agosto 1888. La donna presentava la gola recisa fin quasi alla decapitazione, il taglio intaccava le vertebre del collo, decine erano i fendenti sul ventre e sugli organi genitali.
L’8 settembre 1888, il “Mostro di Whitechapel”, uccide nuovamente: Annie Chapman, 47 anni, prostituta. Il suo corpo venne scoperto da un fattorino nel cortile al numero 29 di Hanbury Street. Presentava anch’essa la gola tagliata e la testa quasi del tutto recisa dal busto. Il ventre era squarciato: gli intestini erano stati appoggiati sulla spalla destra della vittima, alla quale mancavano vagina, utero e due terzi della vescica. Ai piedi del corpo furono rinvenute alcune monete e un parte di una lettera insanguinata, datata 20 agosto.
Il 30 settembre 1888 Jack the Ripper colpisce ancora due volte:
All’una di notte un cocchiere scorge il corpo di Elizabeth Stride: 44 anni, prostituta. Il suo cadavere venne trovato in Berner Street, presso il cortile di un circolo frequentato da ebrei e tedeschi. La donna presentava solo un profondo taglio alla gola. Probabilmente il suo arrivo aveva disturbato l’assassino che non potendo terminare l’opera iniziata andò alla ricerca della successiva vittima e la trovò in Catherine Eddowes: 46 anni, prostituta. Il suo corpo venne ritrovato in un lago di sangue in Mitre Square. Giaceva supina, anch’essa sgozzata fin quasi alla decapitazione. Jack lo Squartatore infierì con particolare crudeltà su di lei: il volto era completamente sfigurato e irriconoscibile se non per il colore degli occhi. Naso e lobo dell’orecchio sinistro erano stati asportati. Sul lato destro del viso era stato praticato un taglio a V e la palpebra dell’occhio asportata. Le labbra presentavano numerosi tagli così profondi da mostrare le gengive. Il corpo era sventrato da un unico taglio che partiva dall’inguine e arrivava alla gola: stomaco e intestini erano stati estratti e appoggiati sulla spalla destra, il fegato appariva tagliuzzato mentre il rene sinistro e gli organi genitali erano stati asportati.
L’ultima vittima attribuita a Jack lo squartatore è Mary Jane Kelly detta “Ginger”: 25 anni, prostituta. Il suo omicidio è considerato il più orribile tra tutti quelli riconducibili al serial killer. Il suo corpo fu scoperto il 9 novembre 1888 dal padrone di casa, che era andato a riscuotere l’affitto della camera in cui viveva al numero 13 di Miller’s Court. La donna fu trovata sul letto con le gambe divaricate. Un solo colpo l’aveva quasi decapitata. Il viso era mutilato e irriconoscibile. Il petto e l’addome erano stati aperti, molti organi interni erano stati rimossi: l’intestino arrotolato intorno alle mani e il resto sparso sul letto; la milza era stata appoggiato al suo fianco e il fegato tra le gambe. La vagina si trovava ai piedi del letto. I seni, le orecchie, lo stomaco e i polmoni erano stai poggiati sul comodino. Il pericardio le fu aperto con grande perizia e il cuore era sparito. Il fatto che mancasse il cuore, fece supporre che l’assassino l’avesse bruciato nel camino o addirittura cotto e mangiato.
Le lettere di Jack lo Squartatore
Uno degli aspetti più sconvolgenti della vicenda, fu il carattere di aperta sfida dell’assassino verso la polizia, incapace di identificarlo e di fermarlo. Tutto questo è documentato da almeno tre lettere olografe, attribuite generalmente al serial killer, ricevute dalla polizia durante le indagini. Tutte le lettere sono accomunate da errori di ortografia e punteggiatura.
Nella prima lettera, comunemente chiamata “Dear Boss” Letter e datata 25 settembre 1888, inviata a Scotland Yard, è lui stesso a firmarsi come Jack lo Squartatore.
«Tenete questa lettera per voi finché non avrò fatto un
altro po’ di lavoro, poi fatela uscire.
Il mio coltello è così bello e affilato che mi viene voglia di rimettermi
al lavoro subito se ne ho la possibilità. Buona fortuna.
Sinceramente vostro
Jack lo Squartatore
Non mi dispiace darmi un nome d’arte»
Il secondo messaggio, la cartolina “Saucy Jacky” fa esplicito riferimento alla notte del “doppio evento”: l’omicidio di Elizabeth Stride e Catherine Eddowes.
«Non stavo scherzando caro vecchio Direttore quando vi ho dato la dritta,
sentirete parlare del lavoro del dispettoso Jacky domani doppio evento»
La più nota e inquietante delle lettere firmate da Jack lo squartatore è la “From Hell”, dove l’autore non si firma con nessuno pseudonimo e l’ortografia è senza ombra di dubbio peggiore delle precedenti. In molti ritengono sia stata una deliberata scelta del suo autore.
La lettera venne indirizzata a George Lusk, allora capo della Commissione di Vigilanza di Whitechapel. La missiva era accompagnata da una piccola scatola contenente metà di un rene umano. Molto probabilmente appartenente a Catherine Eddowes
«Dall’inferno.
Mr Lusk,
Signore
vi mando metà del rene che ho preso da una donna
l’ho conservato per voi l’altro pezzo l’ho fritto e
l’ho mangiato era molto buono. Potrei mandarvi il coltello
insanguinato con cui l’ho tolto se solo aspettate ancora un po’
firmato
Prendetemi se ci riuscite Signor Lusk»
Qualche tempo dopo gli omicidi, queste lettere e il pezzo di rene sparirono dagli archivi di Scotland Yard, probabilmente sottratte da qualche investigatore per conservarle come ricordo. La prima lettera, “Dear Boss”, fu rispedita anonimamente alla polizia nel 1988, presumibilmente dai discendenti dell’autore del furto, mentre le altre due sono ancora disperse; ne esistono solo fac-simili e fotografie.
Il mito di Jack lo Squartatore
Nel corso dei 132 anni trascorsi dagli eventi, sono innumerevoli gli investigatori, gli scrittori e i detective che hanno indicato presunti colpevoli, facendo numerose congetture sull’identità di Jack lo squartatore. Le teorie proposte hanno incluso praticamente chiunque fosse stato collegato anche lontanamente al caso. Alcune improbabili e quasi impossibili che vedevano coinvolti Oscar Wilde, Lewis Carroll o Claude Regnier Conder, che voleva nascondere una presunta relazione adultera con Mary Kelly.
Una delle più famose teorie e forse la più verosimile su Jack lo Squartatore è quella della cosiddetta Cospirazione Reale: Jack lo Squartatore sarebbe stato William Gull, medico di corte massone, morto nel gennaio del 1890. Avrebbe agito per proteggere il Duca di Clarence, Alberto Vittorio, giovane nipote della regina e potenziale erede al trono, ammalatosi di sifilide a soli 17 anni per essersi accompagnato con una prostituta. Per alcuni l’assassino potrebbe essere stato lo stesso Duca e il medico, o altri, lo avrebbero solo protetto.
Tra le teorie più verosimili ci sono le piste che portano a Joseph Barnett, Francis Tumblety, George Hutchinson, Charles Lechmere e Walter Sickert e Aaron Kosminski.
Nel 2014 alcuni giornali hanno riportato che dalla comparazione del DNA ricavato dal sangue rappreso su una sciarpa trovata vicino alla quarta vittima (Catherine Eddowes) e i discendenti dei sospettati, si era arrivati a identificare con certezza l’assassino in Aaron Kosminsky, un barbiere ebreo-polacco, nonché uno dei principali sospettati per i suoi comportamenti psicotici e per il fatto che avesse una bottega a Whitechapel, possedeva anche numerosi rasoi e coltelli simili a quelli usati dal killer.
Tuttavia la comparazione non è stata ritenuta attendibile o incontrovertibile come inizialmente affermato, a causa di alcuni errori durante la procedura di analisi genetica dei campioni estratti dalla sciarpa.
L’identità di Jack lo Squartatore, l’assassino di Whitechapel, rimane ancora avvolta nel mistero. Un enigma che, a distanza di più di un secolo, continua a stimolare la curiosità e l’immaginazione di storici, criminologi e appassionati di misteri in tutto il mondo.
@menticriminali Chi non conosce la storia di Jack lo squartatore? Se vuoi sentire la puntata completa segui il link in bio! #serialkiller #truecrime #truecrimetok #truecrimetiktoker #truecrimetiktok #serialkillerpodcast #serialkillerfact #serialkillertok #crimetok #murdertok #killer #crimestory #jacktheripper #fy #fyp #foryou #viral ♬ suono originale – Menti criminali.it