Amityville, New York, 1974 – Una bella casa coloniale in stile olandese, situata nel cuore di Amityville, vicino a Long Island, New York, al n. 112 di Ocean Avenue, fra le sue mura nasconde in realtà sangue, orrore e mistero dove la realtà si confonde con la fantasia e viceversa. Improvvisamente nota a livello nazionale per un motivo agghiacciante. La casa è teatro di uno dei crimini più sconvolgenti degli Stati Uniti: il massacro della famiglia DeFeo. Questo tragico evento non solo ha sconvolto la comunità locale, ma ha anche dato vita a una delle leggende urbane più famose e inquietanti del paese.
La storia della famiglia DeFeo
È il 1965, quando la famiglia DeFeo acquistò la proprietà sulla Ocean Avenue per 100.000 dollari. La famiglia era composta dai coniugi Ronald e Louise e i loro cinque figli, Ronald Junior di 22 anni, Dawn di 18, Allison di 13, Mark di 11 e John, il più piccolo di 7 anni.
In apparenza, la famiglia sembra davvero felice, la casa era grande, luminosa, con un piccolo molo privato affacciato su un ampio canale e un grande cortile.
Nulla sembrava poter intaccare la loro serenità, tuttavia Ronald Jr trovò ad Amityville l’ambiente “adatto” per inasprire il suo già brutto carattere.
Il ragazzo fece presto conoscenza con le forze dell’ordine, nel 1973 venne arrestato per aver rubato su un fuoribordo, mentre l’anno successivo venne denunciato per possesso di stupefacenti.
Per via della sua condotta i rapporti col padre Ronald DeFeo, intento a porre rimedio ai suoi guai, si fecero sempre più tesi, tanto da mettere in allerta la polizia.
Il 13 novembre del 1974, Ronald jr era da poco reduce da un’altra delle sue bravate; finse di stato derubato, mentre stava recandosi alla banca più vicina per depositare 17.900 dollari sottratti alla ditta di famiglia. Dopo una mattinata al lavoro, Ronald DeFeo si recò al pub, dove trascorse qualche ora in compagnia. A un tratto, il ragazzo si accorse di non avere con sé le chiavi di casa, salutò amici e proprietari del locale, per recarsi nella sua abitazione, soprannominata “High Hopes”.
Erano circa le 18,30, quando Ronald DeFeo, Butch per gli amici, tornò in stato di shock al pub, raccontando di essere entrato nell’abitazione attraverso una finestra, sostenendo di aver trovato tutti i membri della sua famiglia brutalmente assassinati da colpi di fucile.
Allertate le autorità e condotto nuovamente Butch a High Hopes, alle 19.00 i poliziotti rinvennero effettivamente i corpi esamini dei membri della famiglia DeFeo; tutti nei rispettivi letti, proni e in un lago di sangue.
Le vittime
Ronald e Louise erano stati entrambi colpiti due volte un fucile Marlin 336C calibro 35; i quattro figli Dawn, Allison Mark e John, invece, vennero colpiti una volta ciascuno. Immediatamente gli investigatori si insospettirono: il racconto di Ronnie appariva lacunoso e non trova corrispondenze con la realtà. Così lui divenne il principale sospettato.
L’abitazione dei DeFeo non presentava alcun segno di effrazione, dunque l’assassino era stato accolto in casa dai suoi inquilini, o aveva avuto modo di entrare senza forzare le serrature Inoltre, il fucile utilizzato per il brutale omicidio venne rinvenuto abbandonato in un ruscello vicino all’abitazione.
L’identico posizionamento dei corpi era abbastanza inquietante di per sé, perché suggeriva che tutte le vittime erano state disposte in quel modo dopo il loro assassinio, ma ci sono altri fatti che rendono tutto ancora più inquietante: la polizia stabilì che il fucile non era stato dotato di un silenziatore, quindi i colpi esplosi avrebbero dovuto ipoteticamente svegliare i DeFeo; tuttavia, non c’era alcun segno di lotta, ma non c’erano nemmeno prove che fossero stati usati dei sedativi per mettere fuori combattimento le vittime o tenerle tranquille, il che è incredibilmente strano.
Inoltre, i vicini non segnalarono alcun rumore di sparo; tutto ciò che sentirono fu l’abbaiare del cane di famiglia.
Le indagini
All’epoca, polizia e investigatori presero in considerazione l’ipotesi che più di una persona potesse essere responsabile degli omicidi; era l’unica soluzione che poteva dare un senso ad alcuni degli aspetti più sconcertanti della scena del crimine. Ma tuttavia l’esistenza di un secondo colpevole non è mai stata provata.
Il racconto di Ronald jr è cambiata ripetutamente nel corso degli anni. DeFeo in realtà raccontò lui stesso degli omicidi, inizialmente dicendo alla polizia che quando era tornato a casa dal lavoro, la sera del 13 novembre, aveva scoperto che qualcuno era entrato in casa e aveva ucciso ogni membro della sua famiglia.
Quando gli venne chiesto se aveva dei sospetti, disse agli investigatori che pensava che gli omicidi potessero essere stati compiuti da Louis Falini, un sicario della mafia.
L’indagine, tuttavia, rivelò che gli omicidi erano avvenuti in mattinata, a quel punto DeFeo iniziò a dire che Falini e un complice si erano presentati a casa la mattina del 13 novembre, gli avevano puntato una pistola alla testa e lo avevano costretto a guardare mentre uccidevano la sua famiglia.
Questa storia non resse alle indagini e alla fine DeFeo confessò, dicendo: “Una volta che ho iniziato, non riuscivo proprio a fermarmi. È andato così veloce”.
Il processo a Ronald DeFeo Jr.
Nel 1975 iniziò il processo di Butch per cui l’avvocato difensore William Weber tentò di invocare l’attenuante dell’infermità mentale; Butch cooperò alla strategia affermando che delle “voci” gli dicevano di commettere gli omicidi; inoltre, lo psichiatra che testimoniò per la difesa affermò che DeFeo aveva un disturbo associativo, il che significava che avrebbe vissuto gli omicidi come se fosse fuori del suo corpo, piuttosto che sperimentarli mentre li commetteva lui stesso.
Tuttavia, lo psichiatra che testimoniò per l’accusa sostenne con successo che De Feo aveva in realtà un disturbo di personalità antisociale, il che significava che sarebbe stato perfettamente consapevole di ciò che stava facendo; semplicemente non aveva riguardo per ciò che ere giusto o sbagliato. Nonostante le complesse ramificazioni del processo, il movente delle strage dei De Feo non venne mai evidenziato con esattezza Ma tutto portò gli inquirenti a supporre il movente economico; ripetuti furti da parte del ragazzo, la finta rapina, e gli scontri col padre Ronald proprio per via del denaro, non lasciavano spazio a molte altre ipotesi.
Il 19 Novembre, Ronald DeFeo Jr venne condannato al massimo della pena nello stato di New York: un ergastolo da scontare nel penitenziario di Dannemora.
Cosa accadde dopo
A raccontare i fatti di Amityville ci si potrebbe fermare qui, ma il peggio sembrava non essersi ancora verificato.
Il 18 Dicembre 1975, una nuova famiglia acquistò High Hopes. Dopo solo 28 giorni, i nuovi occupanti, i Lutz fuggirono terrorizzati dalla casa sostenendo che fosse posseduta. Tuttavia, è impossibile parlare della presunta casa stregata senza parlare dell’omicidio e viceversa. Solo inestricabilmente intrecciati e ognuno è agghiacciante a modo suo.
Ad oggi la casa coloniale non è più al 112 di Ocean Avenue, adesso è al 108. L’ultima volta che la casa è stata messa in vendita, precisamente nel 2016, Jerry O’Neill, proprietario della Società immobiliare Coldwell Banker Harbour Light, ha dichiarato al Waskington Post che, nei decenni dopo gli omicidi, è stata di proprietà di quattro diverse famiglie, una delle quali ha chiesto di cambiare indirizzo. Non si possono davvero biasimare; da un lato, probabilmente rende un po’ meno spaventoso vivere al 108 di Ocean Avenue, e dell’altro, rende probabilmente più difficile per i turisti oscuri del cambiamento di numero dare la caccia alla casa per verificare se la sua aura maligna è frutto di dicerie o di una spaventosa realtà.
La morte di De Feo
Il 12 marzo 2021 alle 18:35 presso l’Albany Medical Center, Ronald DeFeo Jr è morto all’età di 69 anni. Stava scontando la sua condanna nel carcere di Sullivan a Fallsburg, nello Stato di New York.
@menticriminali Se vuoi ascoltare la puntata completa segui il link in bio! #serialkiller #truecrime #truecrimetok #truecrimetiktoker #truecrimetiktok #serialkillerpodcast #serialkillerfact #serialkillertok #crimetok #murdertok #killer #crimestory #fy #fyp #foryou #viral #assassiniseriali #menticriminali #defeofamily #defeomurders #ronalddefeojr #amityville #amityvillehorrorhouse ♬ suono originale – Menti criminali.it